Dopo la Valle d’Aosta oggi ci siamo spostate nella bellissima regione Toscana! Forse anche a voi sarà subito venuto in mente un nome, e avete azzeccato! Oggi ad accompagnarci un questo spazio dedicato alla cucina regionale c’è Giulia, autrice del bellissimo Juls’ Kitchen che vi avevamo presentato qualche tempo fa anche tra i nostri #FF (ps. sapevate che è stata citata anche da Jamie?)
Quindi, ecco a voi un delizioso piatto tipico toscano: arista alla fiorentina!
Cliccate sull’immagine qui sotto per vedere la ricetta completa!
1- Quale piatto della tua regione hai scelto e perché?
Ho scelto l’arista alla fiorentina, un classico dei classici, molto semplice da fare ma che ti fa sentire istantaneamente, appena messo in forno, una perfetta padrona di casa. Per me è un taglio di carne comunissimo, il pranzo della domenica, in inverno ed in estate, ma indagando un po’ ho scoperto che quella che per me è semplicemente l’arista è invece l’arista alla fiorentina, una ricetta tipica! Pensa te!
2 - Qual è la prima volta che l’hai assaggiato?
Io proprio non mi ricordo quale fosse la prima volta, ma mi raccontano che l’arista è il piatto che zia Silvana ha cucinato la prima volta che babbo è andato a mangiare a casa di mamma, accompagnata da una semplice insalata verde: capite come sia fortemente radicata nella tradizione di famiglia. L’arista di mamma – soprattutto quando la cuoce nel fornetto della stufa a legna d’inverno – è buonissima, croccante e saporita fuori, tenera e bianca dentro.
3- Qual è la storia del tuo piatto?
L’arista è legata ad un aneddoto, risalente a quando studiavo Greco alle superiori. La mia professoressa di Latino e Greco ci spiegò – e lo racconta anche Pellegrino Artusi – che il nome ‘arista’ è stato attribuito a questo piatto di carne nel 1400. A Firenze, durante un banchetto offerto ad ospiti greci, venne presentato questo piatto – fino ad allora conosciuto con un altro nome – che riscosse un grande successo, tanto che gli ospiti non la smettevano più di dire ‘arista, arista!’ Bene, arista (plurale neutro del superlativo dell’aggettivo agathos, buono) significa buonissimo, ottimo!
4- Qual è il modo migliore per assaporarlo?
In inverno, di domenica, insieme all’arista puoi cuocere le patate tagliate a tocchetti, che si impregnano del sugo della carne e diventano molto saporite. L’arista in estate si può mangiare anche fredda, come la porchetta, tagliata fina fina e condita con una salsina di olio e limone.
[ricetta cucinata da Giulia - Juls' Kitchen]
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mer, apr 20, 2011
Cucina della Toscana