Su Made in Kitchen la settimana inizia, come di consueto, con un’intervista! Oggi andiamo a conoscere Mariù, una foodblogger a noi molto cara, dal cuore calabrese ma berlinese d’adozione.
Il suo blog si chiama Porgil’altrapancia, ed è nato a Novembre dell’anno scorso, relativamente poco tempo fa… tuttavia basta dare un’occhiata all’interno di questo spazio per capire che Mariù ha un talento naturale non solo per la cucina, ma anche per la “comunicazione culinaria“. La nostra intervista parte con una domanda fondamentale:
Mik: Dalla Calabria a Berlino, passando per Milano e Treviso, il tuo blog è nato poco dopo che ti sei trasferita in Germania. Pensi che ci sia un nesso “nostalgico” tra il tuo spostamento in Germania e l’idea d’aprire un foodblog? Come mai non l’avevi aperto prima?
Mariù: L’idea di aprire un mio spazio personale in realtà è nata in maniera molto naturale dopo un periodo di assidua frequentazione di altri blog di cucina che sono per me continua fonte di ispirazione.
Oggi è sempre più comune consultare una pagina web invece di sfogliare un libro di cucina e iniziare a raccogliere le ricette sul blog invece che su un quadernetto spaginato, è stata la logica conseguenza della scoperta di questo mondo virtuale. E’ un’occasione e un motivo per dedicarsi alla passione della cucina in maniera più concreta e per condividerla raccontando non solo di cibo ma anche un po’ di sé.
Mik: Com’è la Berlino culinaria? T’ispira a creare, replicare, scrivere ricette?
Mariù: Per assurdo che possa sembrare vivere a Berlino mi ispira, dal punto di vista culinario, molto di più che vivere in Italia. La cucina italiana -che considero tra le migliori e più complete al mondo- è fortemente legata alla propria -se pur vastissima- tradizione.
Qui invece, vuoi perché la cucina tedesca non vanta il prestigio e la fama di quella nostrana, vuoi per la connotazione fortemente internazionale della città, si possono trovare ovunque tutte le cucine del mondo: giapponese, vietnamita, thailandese, libanese, turca, italiana, austriaca, francese, greca, spagnola, ogni tipo di fusion e chi più ne ha più ne metta.
Vivere a così stretto contatto con tanta varietà non può non stimolare fortemente la mia curiosità ed essere fonte di grande ispirazione. Per non parlare di tutti i nuovi ingredienti, introvabili in Italia, che sto sperimentando da quando vivo qui…
Mik: Sei una eyewear designer di professione, secondo te c’entrano qualcosa gli occhiali e la buona cucina?
Mariù: Diciamo che l’approccio creativo è molto simile. Nel mio lavoro spesso mi invento di sana pianta design eccentrici, altre volte rivisito classici del passato aggiungendo quel tocco che li renda originali ma al tempo stesso contemporanei. In entrambi i casi il risultato deve essere armonioso, adattabile al proprio gusto personale e soprattutto indossabile.
Per me vale lo stesso in cucina: che si tratti di una carbonara o di una composta di medusa e cioccolato il risultato deve prima di tutto funzionare e non solo essere votato al sensazionalismo.
Mik: C’è molto senso dell’umorismo nelle descrizioni delle tue ricette, è un ingrediente fondamentale dei tuoi piatti, l’umorismo?
Mariù: Senso dell’umorismo? Mi prendete in giro? E’ solo pura, fedele, programmatica descrizione dei miei disastri quotidiani.
Mik: Le foto delle tue ricette sono sempre molto belle, hai una formazione specifica in fotografia? E quale macchina fotografica usi per i tuoi scatti?
Mariù: Quando ricevo complimenti per le foto del blog o leggo domande come questa non so mai se rimanere basita o scoppiare in una fragorosa risata. E’ tanto notorio tra i miei amici che le mie immagini solitamente sembrano scattate da un fotografo affetto dal morbo di Parkinson durante un terremoto, che ora tutti mi chiedono a chi le rubi queste del blog.
Onestamente sono molto sorpresa anch’io di ritrovarmi ogni tanto soddisfatta delle mie foto, credo dipenda più che altro dal fatto che il blog mi ha appassionata fin da subito e mi ha portata naturalmente a trovare un linguaggio estetico anche nelle fotografie.
Nessuna formazione specifica quindi, la mia conoscenza dell’arte fotografica è pari a zero -anche se la domanda mi lusinga- e nessuna macchina fotografica speciale: uso una sgarrupata e normalissima digitale compatta, una Nikon Coolpix S1 comprata ormai almeno 8 anni fa -sarà arrivato il momento di cambiarla?-. Credo che contribuiscano molto alla buona riuscita delle foto il layout semplice e, ovviamente, una bella luce naturale.
Mik: Il nostro gioco del “se fossi”… se tu fossi un piatto, cosa saresti? E se tu fossi un ingrediente?
Mariù: Se fossi un piatto sarei un arancino di riso. Se fossi un ingrediente sarei una castagna.
Grazie Mariù, proponiamo subito una delle tue originalissime (e deliziose) ricette:
Tagliatelle al pesto di menta, nocciole e mandarino e pomodorini confit
Porzioni 2
Tempo di preparazione 1 ora+20 minuti
Difficoltà 3
Prezzo indicativo 5 euro
Ingredienti
Per la pasta all’uovo:
- 2 uova
- 200 gr. di farina 00
- 10 gr. di semola di grano duro
- 1 pizzico di sale
Per il pesto:
- 15 foglie di menta fresca
- 1 cucchiaino scarso di prezzemolo tritato
- 75 ml di olio extra vergine d’oliva
- nocciole circa 25
- il succo di 1 piccolo mandarino
- sale q.b.
- pepe q.b.
- 10-12 pomodorini
- sale q.b.
- olio q.b.
- origano q.b.
Preparare la pasta: mescolare le due farine con un pizzico di sale e formare una fontana. Rompere le uova al centro della fontana e incorporarle prima delicatamente con una forchetta, poi per una decina di minuti con le mani fino ad ottenere un composto elastico.
Lasciare riposare per un’oretta. Tirare la sfoglia e con l’apposito attrezzo formare le tagliatelle che lascerete su un vassoio spolverato di semola di grano duro perché non si attacchino.
Tagliare i pomodorini a metà, disporli sulla placca da forno, condirli con un filo d’olio extra-vergine d’oliva, sale e origano e metterli in forno a 140° per un’oretta.
Pulire le foglie di menta con un panno umido e metterle nel frullatore insieme alle nocciole, il succo di mandarino, il prezzemolo, un pizzico di sale e una grattugiata di pepe.
Frullare per uno o due minuti aggiungendo pian piano, a filo, l’olio extra vergine d’oliva. Cuocere la pasta in abbondante acqua bollente salata e condire col pesto e i pomodorini confit.
18. maggio 2009 a 12:07 pm
che bello, c’è anche mariù!
complimenti, sei bravissima!
18. maggio 2009 a 12:08 pm
Grazie a Mik che mi ha fatto scoprire questo blog grazie a Mariù che d’ora in poi sarà tra le mie fonti di ispirazione! Bellissimo, complimenti!
18. maggio 2009 a 1:44 pm
E brava Mariu’, evidentemente il talento paga. Sono contento per te, continua cosi’!
18. maggio 2009 a 2:57 pm
Bell’intervista! Mariù sei bravissima, complimenti!
18. maggio 2009 a 3:59 pm
io garatisco sulla bontà della cucina di Mariù l’arancino di riso.:-)
garantisco pure sulla pura fedeltà alla descrizione dei disastri quotidiani.ihihih!
I LOVE MARIù!
18. maggio 2009 a 4:03 pm
La mia amica Gerà (qui Mariù) è un vero fenomeno!
ma quanto ho riso per la domanda sulla formazione specifica in fotografia…ahahahah…
Io ho avuto la fortuna di assaggiare alcune sue prelibatezze, davvero indimenticabili!
18. maggio 2009 a 4:07 pm
Finalmente una vera testimone dei miei disastri fotografici!
E lei fa parte di quel folto manipolo di amici che insinuano che le foto del blog le rubi…
Grazie a tutti!!!!
18. maggio 2009 a 4:08 pm
Ah, mi ero persa l’altra testimone oculare, quella dei disastri in cucina!
Un bacione!
18. maggio 2009 a 6:25 pm
Non ho mai assaggiato niente e non conosco Mariù di persona ma sono una fan sfegatata: trasmette calore, passione, ha talento e mi fa’ ridere un mondo (anche se a volte c’è poco da ridere, vero Mariù ?
In compenso ho scoperto questo bel sito che non conoscevo, molto conviviale!
18. maggio 2009 a 6:40 pm
Grazie a questa interessante intervista ho approfondito la tua conoscenza
19. maggio 2009 a 8:52 am
Complimenti… a presto Vale
19. maggio 2009 a 12:09 pm
Io la conosco, io la conosco, io la conosco!!!!!!!!!!
Complimenti Mariù, spumeggiante, creativa, stimolante ed energica come il tuo bellissimo blog!
20. maggio 2009 a 8:05 pm
Conosco da poco (solo “via blog”) questa straodinaria creatura, dal grande talento in cucina.. e che dire.. garantisco al 100% per lei e per la sua bravura pur conoscendola appena, giacché a vedere il suo blog, le sue ricette, la passione con cui crea, inventa, fotografa, scrive… non c’è alcuna ombra di dubbio: Mariù è grandiosa.
20. maggio 2009 a 10:48 pm
…..la composta di medusa e cioccolato??????
…in confonto al mio petto di pollo ai ferri ricoperte di spezie per ingannare la dieta…. beh, devo dire che del sensazionale ne ha!!!!
can-nel-lo-ni della mary….venite a meeee!!!!
22. maggio 2009 a 12:05 pm
Ahah, alcuni commenti mi hanno fatto scompisciare dal ridere.
Grazie grazie grazie e ancora grazie ancora a tutti!!!
22. maggio 2009 a 3:42 pm
che bella intervista! grazie Mariù èstato bello leggerti!
25. maggio 2009 a 11:36 am
un vulcano! questa mariù è un vulcano!
per la cronaca, anche io fotografo con una ciofechina di coolpix compatta microbica!
25. maggio 2009 a 5:15 pm
No, non posso crederci!
Finalmente una che mi capisce!
Magari come me ne hai una di quelle senza obiettivo esterno che fanno tutte le foto con quella immancabile patina scura?
30. settembre 2009 a 4:44 pm
Molto simpatica questa blogger e mi piace molto anche il suo blog!
Complimenti!