Il bello e il buono hanno qualcosa di rosso in comune

lun, set 21, 2009

Interviste

Qualcosa di rosso

La settimana inizia molto bene su Made in Kitchen, con la prima intervista del Lunedì dopo il break estivo. La nostra graditissima ospite questa mattina è Sara, in arte Salsadisapa, autrice dell’elegantissimo blog Qualcosa di rosso.

Sara è architetto, e da anni coltiva la passione non solo per il suo lavoro ma anche per il cibo in tutti i suoi aspetti, e a parole sue: credo fermamente che i due argomenti, il bello e il buono, siano strettamente correlati, anche al di là degli evidenti s-punti artistici in comune.

MiK: Com’è partita la tua blog-avventura sulla rete?

Sara: È partita per caso: facevo delle prove grafiche per il sito di un amico, cioè sperimentavo impaginazioni, colori, font e via dicendo; poi ho pensato che quello spazio avrebbe potuto essere il mio “quaderno di ricette”, e da lì ho scoperto un mondo affascinante di persone che, come me, erano arrivate allo stesso punto partendo da presupposti diversi.

La cosa che mi ha colpito di più della blogosfera è certamente la facilità d’interscambio di informazioni: col confronto si cresce presto e bene, e molto di ciò che so su questo argomento lo devo a internet.

MiK: Perchè hai scelto di dedicare il nome del tuo blog al colore rosso?

Sara: Perché è il primo colore che l’occhio umano riesce a vedere: ha un ché di primordiale, di archetipico che mi affascina moltissimo. È il colore di frutti succosi ma anche di funghi velenosi; è il colore dell’azione positiva ma anche della rabbia. È il colore dello slancio vitale, del sangue, del cuore.

MiK: Quale aspetto della “vita” di una ricetta t’interessa di più? Il flirt iniziale con un’idea culinaria, l’effettiva realizzazione della ricetta, la fase fotografica, la scrittura del testo o l’assaggio finale?

Sara: Mi appassiona molto il flirt iniziale con l’idea, che può nascere da mille spunti: un gioco di parole, un’associazione di idee, la voglia di esplorare le potenzialità di un sapore, un avanzo rimasto in frigo, un’esperienza vissuta… esempio:

Domenica scorsa sono andata a pesca con una persona cara; aprendo il barattolo del mais mi sono accorta che i chicchi, per attirare i pesci, sono stati aromatizzati alla vaniglia: un profumo buonissimo! Ora devo assolutamente fare una polenta alla vaniglia: l’idea mi perseguiterà finché non la farò :-)

Naturalmente poi l’assaggio finale deve chiudere il cerchio, altrimenti non c’è storia.

MiK: Abbiamo trovato interessante la sezione “Qualche frutto di stagione” all’interno del tuo blog. Ce ne vuoi parlare?

Sara: La stagionalità dei prodotti è uno degli argomenti che mi sta più a cuore. quando anni fa mi trasferii a roma per studiare, tutte le mattine dovevo attraversare il mercato per andare all’università; col passare dei mesi e delle stagioni notavo sui banchi praticamente sempre la stessa frutta e la stessa verdura: melanzane in gennaio? Ma quando mai!

Per me, nata e cresciuta in campagna, era impensabile: davo per scontata la stagionalità dei prodotti perché così ero sempre vissuta, ma poi mi sono resa conto che non potesse essere così per tutti.

Voglio perciò condividere con chi legge, per piacere o per caso, il mio blog, queste semplici ma importanti informazioni, importanti sia per motivi nutrizionali (la natura ci mette a disposizione ciò di cui abbiamo bisogno esattamente nella stagione in cui ne abbiamo bisogno), sia per motivi etici (le coltivazioni di prodotti non stagionali o la loro massiccia importazione non sono ecocompatibili).

MiK: Cosa pensi dei siti che riproducono i contenuti dei blog senza chiedere l’autorizzazione dell’autore e senza citare la fonte? Abbiamo letto che hai avuto una disavventura a proposito…

Sara: È uno degli aspetti tristi della rete: trovo che internet sia una delle più grandi rivoluzioni della storia dell’uomo, ma ahimé l’uomo ancora non è che sia così tanto evoluto, teso com’è, sempre di più, al guadagno ad ogni costo ed alla sempre crescente mania di autocentrismo. comunque in rete c’è anche di ben peggio: magra consolazione!

MiK: Il nostro gioco del “se fossi”. Se tu fossi un piatto, cosa saresti? E se tu fossi un ingrediente?

Sara: Se io fossi un piatto sarei una pasta al pomodoro e basilico: l’abc della cucina italiana! Se io fossi un ingrediente sarei un filo d’olio extravergine. sulla pasta al pomodoro :-)

Ringraziamo Sara per aver risposto con precisione ma anche con creatività alle nostre domande, e vi diamo appuntamento a tra poco con una ricetta dell’intervistata… vi possiamo solo dire che è il risotto più buono che lei abbia mai preparato!


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Redazione - che ha scritto 1985 post il Made in Kitchen Blog.


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  1. Risotto con melanzane, zenzero e santoreggia montana | Madeinkitchen Blog - 21. set, 2009

    [...] Gli amanti del risotto saranno particolarmente tentati da questo splendido primo piatto di Risotto con melanzane, zenzero e santoreggia montana che ci ha proposto Sara del blog Qualcosa di rosso per concludere la sua intervista. [...]

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