Iniziamo la giornata con un buonissimo primo piatto toscano, proposto da Juls del blog Juls’ Kitchen, che ogni mercoledì ci propone una prelibatezza diversa dalla tradizione culinaria toscana.
Una ricetta, due nomi: malfatti a Siena, gnudi a Firenze. Il risultato è comunque garantito, sia che vogliate parlare nella lingua di Tozzi* e sentirvi nel centro del mondo in in Piazza del Campo, sia che vogliate usare la parlata di Pratolini**, e perdervi nelle stradine di San Frediano.
Malfatti perché la loro caratteristica è quella di essere irregolari, uno diverso dall’altro, proprio perché formati a mano e per questo un po’ bitorzoluti. Gnudi perché sono in definitiva il ripieno dei ravioli, senza l’abito di pasta fatta in casa!
Comunque li si chiamino, questi gnocchetti di spinaci e ricotta sono caratterizzati dalla stessa facilità di esecuzione e sicuramente dalla stessa bontà: una bontà semplice, che racconta con i suoi pochi ingredienti di pranzi di famiglia, di donne intorno ad un tavolo che muovono le mani in maniera automatica e sapiente, mentre le parole volano e vanno a far visita – in un giro di chiacchiere e confidenze – a tutti i vicini e i parenti.
Porzioni 6
Tempo di preparazione 30 minuti
Difficoltà 3
Prezzo indicativo 4-6 euro
Ingredienti
- 500 gr di spinaci precedentemente cotti e ben strizzati
- 500 gr di ricotta fresca
- 2 uova
- sale e pepe
- parmigiano grattato
- noce moscata
- farina
Preparazione
Che siano spinaci freschi o congelati, l’importante è che una volta lessati in acqua bollente salata possano scolare tutta l’acqua di cottura: per essere sicura strizzali bene con le mani (da freddi, attenzione!) e lasciali per qualche ora in un colapasta.
Saltali in padella con un po’ d’olio extravergine di oliva e una volta freddi sminuzzali al coltello molto finemente. Mescolali con lo stesso peso di ricotta fresca (ho usato una ricottina di mucca biologica – il latte, non la mucca!) e aggiungi almeno 4 cucchiai di parmigiano grattato.
Regola di sale e pepe, aggiungi la noce moscata grattata e unisci al composto 2 uova intere: mescola bene fino a che non è tutto amalgamato. Adesso è il momento di mettere le mani in pasta per fare i malfatti!
E’ necessario usare molta farina per formare delle piccole palline con le mani- grandi più o meno come nocciole – in modo che questa faccia da pellicola protettiva ed impedisca ai malfatti di disfarsi quando vengono immersi nell’acqua bollente. Mettili in un vassoio distanziati l’uno dall’altro finché non hai finito.
Nel frattempo scalda una pentola larga di acqua salata, quando bolle butta i malfatti pochi per volta, e appena tornano a galla – pochissimi minuti, a volte ne basta uno – scolali con una schiumarola e condiscili. Sono ottimi conditi con salsa di pomodoro e formaggio grattato, oppure con uno sfizio in più…
Provali ad esempio gratinati in forno con ricotta affumicata grattata (origine Calabrese, buonissima) e prosciutto di Praga tagliato a striscioline o cubetti: la delicatezza dei malfatti si sposa meravigliosamente con l’affumicato di ricotta e prosciutto di Praga.
* Federigo Tozzi, scrittore senese 1883 – 1929, è autore di opere famose come Con gli occhi chiusi o Tre Croci.
** Vasco Pratolini, scrittore fiorentino 1913 – 1991, è autore di romanzi famosissimi (e davvero belli) come Cronache di poveri amanti o Le ragazze di San Frediano.
24. marzo 2010 a 2:53 pm
Non conoscevo questi gnocchi agli spinaci, sembrano molto saporiti
24. marzo 2010 a 8:20 pm
Al posto della ricotta di mucca biologica, preferisco quella di pecora sarda e li consiglio conditi con un buon sugo alla bolognese e molto reggiano grattugiato….. saranno più gustosi