Dove eravamo rimasti? Ah sì, vi avevo giusto chiesto nuovi consigli per fare i falafel, dato che continuavano a non uscire (qui e qui)
Per prima cosa ho usato i ceci secchi ammollati per oltre 24ore in acqua. Li ho frullati lasciando qualche pezzettino più grande, evitando che fossero troppo cremosi e ho aggiunto gli ingredienti che avevo utilizzato l’altra volta, senza uova però.
Ingredienti:
1/2 cipolla
175 gr di ceci
1 spicchio d’aglio
prezzemolo tritato
pangrattato
sale, pepe
lievito
farina di ceci
semi di sesamo
Procedimento:
A questo punto, in base ai vostri suggerimenti, ho suddiviso l’impasto in tre differenti ciotole per un esperimento comparato; così una volta per tutte scoprirò quale ricetta mi esce meglio.
La prima ciotola è rimasta integra, dato che ho utilizzato i ceci secchi ammollati come mi avevate detto, ho pensato che l’impiego corretto dell’ingrediente principale avrebbe aiutato molto.
La seconda ciotola invece è stata addizionata di un paio di cucchiai di pangrattato e uno di farina di ceci, sempre grazie ai vostri consigli.
Infine, nell’ultima ciotola, ho provato l’ultima variante aggiungendo una patata bollita che facesse da legante.
Una volta pronti i tre impasti, ho preparato le polpettine, facendole un poco più piccoline e pressandole ben bene e le ho lasciate riposare in frigo per oltre 12 ore, incrociando le dita. (Per la versione con le patate, dato che era più cremosa, ho fatto una sottoversione passando qualche polpettina nei semi di sesamo).
Trascorse le ore necessarie, sinceramente anche qualcuna in più, sono passata alla frittura. Non avevo abbastanza olio – me tapina – e i negozi erano già chiusi; così non ho potuto provare la versione ‘frittura in olio profondo’.
Mi sono rimboccata le maniche e ho provato. Eccovi i risultati, che ne dite?
Volete sapere quale era migliore? Dunque, la prima versione nì, troppo secca e pastosa e continuava a sfaldarsi. Vedete cosa è rimasto? Un terzo del falafel iniziale.
La terza versione mi piace, ma la trovo un pochino più simile alle crocchette, forse ho esagerato con la patata.
Ma è la terza versione quella che mi ha soddisfatta maggiormente! Finalmente è uscito bene qualcosa: la consistenza si avvicinava a quella desiderata, forse però avrei dovuto tenerle in olio ancora un po’ per un colorito migliore.
Unica pecca su tutte e tre le prove: il sale, dovevo aggiungerne sicuramente di più!
Adesso, ovviamente, devo ritarare meglio gli ingredienti a mio gusto, anzi, sono proprio curiosa di provare la versione con le fave. Ma falafel fatti con ceci e fave insieme sono un’eresia? Anche per la versione con le fave sono meglio quelle crude e ammollate? So che avete tutte le risposte!
Grazie per il supporto!
28. settembre 2010 a 11:04 am
Secondo me nella prima, che è la più simile all’originale, molto più prezzemolo e i ceci vanno tritati più fini, col frullatore, viene un impasto morbido e abbastanza appiccicoso, sennò si sfaldano.
28. settembre 2010 a 4:10 pm
mmm, quando li avevo tritati più fini non erano usciti granché (qui l’altro post: http://www.madeinkitchen.tv/blog/ricette/polpette-di-ceci-i-wish-they-were-falafel/).
il prossimo esperimento sarà con le fave e aumenterò il prezzemolo, grazie!
7. febbraio 2011 a 8:57 pm
bruttini a vedersi i tuoi felafel…
8. febbraio 2011 a 9:29 am
in effetti era uno dei tanti esperimenti non riusciti. tu come li prepari? che ricetta usi?