Questa splendida foto raffigura un piatto tipico toscano, i Fegatelli di maiale con la rete, presentato da un’esperta in tema di cucina toscana: Juls!
Ci risiamo. Dopo la trippa, i crostini di milza e di fegatini di pollo, la mia parte verace e ruspante di Toscana amante delle frattaglie viene di nuovo fuori.
Questa volta è il turno dei fegatelli di maiale. Un piatto semplice, povero ma pieno di gusto, adatto per questi mesi invernali che si stanno avvicinando perché calorico e pieno di sostanza e sapori veri.
La prima volta che mi sono trovata nel piatto dei fegatelli di maiale ho guardato mamma interrogativa, non sapendo come classificare quei pezzetti di carne avvolti da una cosa strana: superato il primo momento di sconcerto, si scopre un sapore deciso e ricco, sicuramente unico nel suo genere.
Eppure i fegatelli erano uno dei piatti preferiti di nonno Remigio. Anche in questo caso, come faceva friggendo il baccalà, aggiungeva nel tegame troppo olio e la casa si riempiva di fumi e odori.
Te ne accorgevi dall’ingresso se li aveva preparati!
Visto che noi siamo amanti dei sapori forti, il fegato da solo non basta! Lo avvolgiamo nella rete, che a Siena viene chiamata ratta.
Dicesi ratta quel tessuto grasso che ha appunto l’aspetto di una rete che avvolge l’intestino del maiale. Nei nostri supermercati si trova già nella stessa vaschetta con il fegato del maiale.
In questo caso la sua utilità è quella di avvolgere i pezzi di fegato in cottura, rendendoli più morbidi ed esaltando il loro sapore, visto che con il calore si scioglie, riveste e compenetra la polpa del fegato.
Porzioni 4
Tempo di preparazione 50 minuti
Difficoltà 3
Prezzo indicativo 6 euro
Ingredienti
- fegato di maiale
- rete di maiale
- pane toscano a fette
- salvia
- sale e pepe
- finocchietto selvatico
- olio extravergine di oliva
Preparazione
Taglia il fegato di maiale in pezzi più o meno uguali della grandezza di grandi bocconcini di carne da spiedino.
Avvogli ogni singolo pezzo nella rete e poi forma uno spedino alternando fegato, salvia e fetta di pane.
Appoggia gli spiedini in una pirofila e condiscili con sale, pepe e un filo d’olio. Se ti piace – a me molto, mamma poco, quindi questa volta non lo abbiamo messo – infilza lo spiedino anche con un rametto di finocchietto selvatico, che si sposa benissimo con la carne di maiale in generale.
Cuoci in forno caldo a 180°C per circa 30 minuti, girandoli di tanto in tanto.
Puoi cuocerli allo stesso modo in un tegame sul fuoco con un po’ più di olio – mio nonno, appunto, faceva così – ma attenzione al fumo che si sprigiona!
mer, nov 25, 2009
Cucina della Toscana, Ricette, Secondi