I nostri Meroledì, ormai lo sapete, sono toscani! Un po’ come i sigari… Juls torna a stupirci con il Lesso in fricassea, una ricetta che, come spesso è il caso con le pietanze tradizionali, nasce dal bisogno di riutilizzare gli avanzi dei pasti! Juls ve lo racconterà tra un po’…
Nonna è nata e cresciuta in campagna, nello stesso paesino in cui è nato e cresciuto babbo e dove tutt’ora abito io, nella casa che prima era una stalla.
Nella casa di nonna abitavano tre generazioni: c’era suo nonno Tommaso – molto moderno per i tempi: è stato lui il primo di tutto il borgo a mettere il bagno in casa – poi Piero, il figlio di Tommaso e babbo di nonna, e alla fine nonna Marcella, unica figlia, e pure femmina!
Il mio bisnonno Piero aveva due fratelli, Dante e Giuseppe. Zio Bebbe l’ho conosciuto anche io, è vissuto fino a più di 90 anni in perfetta salute e lucidità mentale, ha guidato la macchina fino all’ultimo, viveva da solo a Colle ed ogni mattina metteva l’aglio schiacciato nel caffellatte, perché faceva bene.
Zio Beppe era sposato con Zia Casilde. Non avevano figli e avevano adottato nonna come nipote prediletta. Andavano a casa di nonna, la prendevano e la portavano a Colle, in paese. Poi dopo un po’ arrivava nonno Piero e la riportava a casa… e così via, da quando nonna ha finito le elementari fino a quando non si è sposata con nonno Biagio. Nonna ha sempre amato stare a Colle: innanzi tutto c’era un sacco di gente, lo struscio in paese, le amiche, l’oratorio… inoltre, la portavano spesso al cinema, visto che Zio Beppe gestiva il Teatro dei Varii, a Colle Alta. Quando zio Beppe faceva i biglietti al cinema, metteva il suo canino tutto pettinato e profumato sul bancone, e la gente si fermava ad accarezzarlo.
Uno dei piatti forti di Zia Casilde era il lesso in fricassea.È un piatto della domenica, non da tutti i giorni. Il lesso – o bollito di vitello – veniva fatto per la minestra in brodo, che si mangiava il giorno a pranzo. Poi si mangiava la carne. Se avanzava, si poteva rifare con pomodoro e patate o in fricassea. Nonna lo preferiva così.
Porzioni 2
Tempo di preparazione 30 minuti
Difficoltà 2
Prezzo indicativo 5 euro
Lesso in fricassea
- 300 gr di lesso di manzo
- 2 uova
- farina q.b.
- 1 spicchio d’aglio
- olio extravergine d’oliva
- sale e pepe
Preparazione
Soffriggi l’aglio intero in una padella con un po’ d’olio. Nel frattempo taglia il lesso avanzato a striscioline sottili, infarinalo abbondantemente e quando l’olio è caldo e l’aglio ha insaporito ben bene l’olio, salta la carne in padella fino a che non è tutta dorata.
A questo punto sbatti due uova in un piatto con un pizzico di sale e pepe e versale nella padella, rimesta velocemente fino a che l’uovo non si è rappreso e servilo caldo, accompagnato da una bella fetta di pane toscano.
Nonna mi ha detto che preferiva questo al lesso rifatto perché rimaneva umido, perfetto da accompagnare con un’insalata verde.
10. giugno 2009 a 9:26 am
JULS: quanti ricordi mi fai sempre affiorare con queste ricette….
Da noi il lesso non veniva infarinato, ma il resto e’ identico. Com’era saporito quel lesso, che noi si chiamava “rifatto coll’ovo”. Lo rifaro’ anch’io, adesso che me l’hai ricordato.
BRAVA
10. giugno 2009 a 9:35 am
oh mamma non l’ho mai mangiato…questo proprio mi mmanca..ma mi piace!:DD
10. giugno 2009 a 10:02 am
In Grecia facciamo una cosa molto simile, ma con la carne di agnello e la chiamiamo fricassée (più alla francese;)).
P.S. La terrina è bellissima!!!
10. giugno 2009 a 10:05 am
@ CorradoT: è la stessa cosa che mi dice mia nonna. Dice sempre di non ricordare ‘a comando’, ma quando comincia, non le sto dietro con la penna!
@ Genny: pensa che io lo mangio da quando son nata.. non che mi ci abbiano svezzata, eh! ma insomma! =P
@ Konstantina: interessante! mi piace molto l’agnello, lo dirò a mamma, che adora l’agnello quanto me. La terrina è un vecchissimo tegame di nonna, che mi ha prestato per la ricetta.
10. giugno 2009 a 10:07 am
Una ricetta della tradizione..ma son questi i piatti che preferiamo: sanno di storia, sono gustosi e molto saporiti!
proprio un’ottima ricetta
bacioni
10. giugno 2009 a 10:19 am
oggi è mercoledì e Juls la trovo qui! ma sai che mi fai venire fame!
ora la leggo bene bene.
un abbraccio
babs
10. giugno 2009 a 12:41 pm
@ Manu e Silvia: ragazze, grazie! ci siete sempre! un bacio
@ Babs: ciao twin! leggi leggi che poi ti interrogo!
10. giugno 2009 a 1:21 pm
un racconto che è arrivato a me e al mio cuore con tutta la poesia e l’amore che si può trovare in una meravigliosa famiglia come la tua Juls!!
grazie!!!
12. giugno 2009 a 8:34 am
ahhhh che belle le storie (e le ricette) che sanno di casa, di famiglia, di buono! a volte penso che niente riesca a farci amare la nostra terra come una ricetta di famiglia