
Melone_frutta e verdura di stagione
[img via cristina barranca]
Cari amici,
per la rubrica frutta e verdura di stagione giochiamo d’anticipo e parliamo di un frutto molto amato, specie nelle calde giornate estive, quando, presi da un attacco di super caldo, lo vediamo semi ghiacciato in frigo, pronto a darci un frescoconforto. Ecco per voi, quindi, il melone!
Si pensa sia originario dell’India o dei deserti dell’Iran; qualcuno vuole che la culla di origine sia l’Africa (secondo alcuni invece dall’antica Persia), nel V secolo a.C. il popolo egizio iniziò ad esportarlo nel bacino del mediterraneo e arrivò in Italia in età cristiana,
come documentato da Plinio (I secolo d.C.) nel suo libro Naturalis Historia che lo uniformò al cetriolo a forma di mela cotogna.
Il melone, in tutti i casi, era già coltivato in Egitto cinque secoli a.C.
Nell’antichità il melone era piccolo e senza dubbio molto meno zuccherino; si mangiava con pepe ed aceto condito come un’insalata.
Durante il rinascimento, gli orticoltori laziali lo coltivavano per i Papi, nella loro residenza estiva di Cantalupo, vicino a Roma dal quale deriva il nome Cantalupo a questo melone che conosciamo così bene, rotondo a polpa aranciata e molto saporita.
I meloni vengono distinti in due fondamentali gruppi: i meloni estivi, dalla polpa giallo-aranciata, tra i quali si distinguono i meloni retati, con frutti poco conservabili, a buccia sottile e corrugata in modo da formare una specie di reticolo, e il melone cantalupo,
con frutti più conservabili e con scorza più robusta e costoluta.
i meloni invernali (come il Piel de sapo), con frutti a buccia sottile e liscia, polpa bianca o verdognola, dotati di lunga conservazione e con il caratteristico aroma vanigliato.
Tra le tante varietà primeggia il melone di Sermide e di Viadana nel mantovano, Cantalupo, Charentais, Viadanese, Prescott, Retato di Calvenzano, Supermarket, Harper, Gold Star, Pancha.
Tra i meloni Cantalupi ricordiamo: il Cantalupo Comune a polpa rossa, il Cantalupo Prescott a costole larghe preferito per gli antipasti.
Ha poche calorie e pertanto è indicato sia nelle diete dimagranti che per soggetti diabetici. Le fibre gli conferiscono una proprietà leggermente lassativa, che lo rende adattissimo a contrastare la vita sedentaria e ad aiutare la pigrizia degli intestini.
Si pensa sia originario dell’India o dei deserti dell’Iran; arrivò in Italia in età cristiana. In tutti i casi, era già coltivato in Egitto cinque secoli a.C.
I meloni vengono distinti in due fondamentali gruppi: i meloni estivi e quelli invernali. I meloni estivi, dalla polpa giallo-aranciata, si distinguono in meloni retati, con frutti poco conservabili, a buccia sottile e corrugata in modo da formare una specie di reticolo, e il melone cantalupo, con frutti più conservabili e con scorza più robusta e costoluta.
Nell’antichità il melone era piccolo e senza dubbio molto meno zuccherino; si mangiava con pepe ed aceto condito come un’insalata. Durante il rinascimento, gli orticoltori laziali lo coltivavano per i Papi, nella loro residenza estiva di Cantalupo, vicino a Roma dal quale deriva il nome Cantalupo, melone rotondo a polpa aranciata e molto saporita.
Ha poche calorie e pertanto è indicato sia nelle diete dimagranti che per soggetti diabetici. Le fibre gli conferiscono una proprietà leggermente lassativa, che lo rende adattissimo a contrastare la vita sedentaria e ad aiutare la pigrizia degli intestini.
Piaciuto l’articolo? Per i più curiosi, tante ricette a base di melone sulla community di Made in Kitchen.
Buon appetito!
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mer, giu 8, 2011
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