Romanità a tavola: La cacio e pepe… al cous cous

mar, giu 8, 2010

Cucina del Lazio

cacioepepe

Come ogni martedì la nostra Elisa di Kitty’s Kitchen condivide con Made in Kitchen una chicca della tradizione culinaria romana. Oggi ha osato, reinterpretando un piatto simbolo della romanità: splendida idea, grazie Elisa!

*****

Va bene, lo so non è una ricetta tradizionale romana, ma una rivisitazione… Se finora siamo andati di pari passo con la tradizione direi che una piccola eccezione per oggi la possiamo fare. Per questa idea (che ho trovato subito strepitosa!) devo ringraziare la più Precisina delle blogger Nadia, durante un incontro a tema sempre cucina romana ha proposto questi sfiziosi bicchierini che ho subito riproposto alla prima occasione.

Conoscete tutti il classico romano “la cacio e pepe” non è vero? Preferibilmente tonnarelli. Bè pensate di mettere quello stesso sapore in un bicchierino finger food?
Piace l’idea? Piacerà anche alle vostre papille gustative.
Il suggerimento è di fare delle porzioni sempre molto piccole dato che resta molto saporito, è sfizioso se mangiato in piccole dosi, perfetti per un antipasto.

INTERPRETAZIONE DELLA CACIO E PEPE… al cous cous

250 gr di cous cous
brodo vegetale (stesso volume del cous cous)
200 gr di panna
200 gr di pecorino
pepe nero
olio evo

Cuocere il cous cous nello stesso volume di brodo vegetale con un goccio d’olio.
Farlo raffeddare e sgranarlo.
A bagnomaria sciogliere stesso peso di panna e pecorino, mescolare di tanto in tanto e aggiungere pepe.
Vi consiglio di grattugiare il pecorino molto fino per far si che questo si sciolga prima e non avere grumi nella salsa.
Nel caso comunque vengano dei grumi, potete sempre ricorrere al vecchio rimedio (poco ortodosso lo so!) del frullatore ad immersione. Disporre il cous cous nei bicchieri e sopra la crema di pecorino che avrete fatto riposare un pochino ma che resta ancora calda.

Qui occhio: la crema calda fa sì che il bicchierino si appanni creando un effetto di condensa brutto a vedersi.
Dovete aspettare il tempo necessario che “l’appannamento” vada via per servirli. Il tempo è variabile chiaramente dipende dal bicchierino nel mio caso c’è voluta un ora abbondante.
Quando sono freddi potete servire.


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Redazione - che ha scritto 1985 post il Madeinkitchen Blog.


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