Chissà perché, malgrado tutti i segnali positivi che il mercato biologico sta mandando negli ultimi anni in Italia, c’è stata ben poca gente disposta ad accompagnarci a mangiare in un ristorante biologico a Roma.
Forse perché il ristorante in questione, il Geco Biondo a Roma, offre esclusivamente cucina vegetariana, e al solo pensiero tanti (troppi!) arricciano il naso, o forse perché spesso il “biologico” è sinonimo di “ci lascerai tutto il portafoglio e i vestiti”, comunque la ricerca è stata dura!
Finalmente abbiamo trovato la compagnia giusta e ci siamo recati presso il locale dal bizzarro nome di Geco Biondo (solo osservando bene la scritta abbiamo capito che Geco contiene la parola “Eco“, e Biondo quella “Bio“) situato in zona Marconi, in un quartiere piuttosto tranquillo che non farebbe sospettare la presenza di un ristorante, tantomeno di uno biologico.
Lo spazio ci è sembrato subito accogliente, e la gentilezza dello staff ha confermato questa sensazione, particolarmente quando ci è stato chiesto di “personalizzare” l’atmosfera scegliendo il cd musicale che preferivamo da una scatola che ne conteneva svariati e molto interessanti.
Quando è giunto il momento di decidere con quale menù avremmo cenato, abbiamo trovato comoda la prospettiva di prendere due Menù Degustazione Rinforzati da 19 euro… quello che ci sarebbe arrivato a tavola era una sorpresa, e a noi piacciono le sorprese!
C’era da scegliere anche tra il menù meno rinforzato e semplicemente “Degustazione“, quello Classico che non prevedeva stuzzichevoli assaggini ma le consolidate 4 portate, quello Vegano ed infine anche il menù Vadodifretta, per chi non ha molto tempo per dedicarsi ad un pasto completo, e bisogna dire che i tempi richiedono una soluzione simile.
All’ordinazione abbiamo aggiunto anche una birra di farro che si è rivelata ottima, come del resto anche la cena! Segnaliamo in particolare il Filetto di Seitan che ci è sembrato semplicemente delizioso, con un sapore limonoso molto particolare, e le splendide Crocchette di Tofu… Ci siamo ripromessi di tornare al ristorante bio il Geco Biondo, e dopo questa recensione speriamo che le candidature per la compagnia si moltiplichino!
29. maggio 2009 a 6:03 pm
Io ci andrei volentieri! Sembra proprio un bel posto!
2. luglio 2009 a 12:57 pm
Io lo conosco bene, ci sono andato diverse volte con diverse persone anche non vegetariane e devo dire nonostante non si mangi carne e quindi si entri la prima volta con qualche diffidenza ( MANGEREMO ERBA???), si esce sempre soddisfatti e felici di aver scoperto nuovi piatti ( tipo il bulgur di kamut)soddisfatto palato e stomaco….
Forse anche perchè il menù è sempre diverso e sempre stuzzichevole.
17. marzo 2010 a 3:07 pm
Più di un anno fa mi trovavo in zona. Avevo poco tempo prima di un appuntamento (forse cinema), ero da sola, avevo molta fame e invece del solito pezzo di pizza, sono entrata nel Geco Biondo chiedendo se fosse possibile mangiare qualcosa “velocemente”. Dopo trenta secondi di perplessità – ancora non esisteva il menu vadodifretta – il gestore mi ha accolto e accontentato (nonostante fosse un giorno infelice in quanto si trovava da solo a servire). Ci ritorno sempre con piacere. La cucina è elaborata, di buonissimo livello, piatti diversi dalla solita offerta, oltre che preparati con ingredienti bio. Tanta cortesia.
2. giugno 2010 a 2:02 pm
Questo commento è in controdendenza con i precedenti: purtroppo il Geco Biondo è stata una vera delusione. A parte il locale esteticamente carino (ma niente di sofisticato e ricecato, stiamo parlando di un posto che dal tavolo al bicchiere è totalmente Ikea!) il menù è assolutamente inconsistente. Si scelgono 3 menù nei quali non è compreso neanche il dolce, l’acqua è calda e proviene dal rubinetto, e le porzioni sono a dir poco misere. Cibo insapore, appestato di aglio e cipolla, visivamente non attraente e soprattutto ricette banali con nessuna inventiva nella preparazone dei piatti. Con tutto ciò abbiamo speso anche tanto per la quantità e la qualità delle porzioni. Una liberazione essercene andati dopo 20 minuti che avevamo chiesto il conto perchè il proprietario amava discorrere con i commensali e non ci dava retta. Usciti abbiamo anche scoperto che puzzavamo di cucina, essendo il locale sigillato e senza ricircolo d’aria. Non abbiamo neanche avuto il giusto resto perchè non avevano soldi spicci!!
Se questo è lo specchio della cucina vegetariana per i non vegetariani non lamentiamoci che in Italia siamo ancora una minoranza! Noi abbiamo mangiato vegetariano in tutto il mondo e dobbiamo dire che mai siamo capitati in un posto peggiore.