
Identità Golose 2010.
“Nel terzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una fiera oscura, ché la diritta via era smarrita. Ah quanto a dir qual era è cosa dura, esta fiera deliziosa e gustosa e forte, che nel pensier rinnova il godimento! “…(by Juls Alighieri).
E come Dante aveva Virgilio e Beatrice ad accompagnarlo, io avevo con me la Babs e il famoso FoodOgrafo Alessandro Guerani, (tutte le foto nel post sono opera sua!) a farmi da spalla in queste giornate dedicate al top della gastronomia italiana.
La partecipazione ad Identità Golose è stata una vera sopresa, la carica e la passione trasmessa dagli Chef sul palco, l’altissima qualità e le tradizioni portate avanti da tutti gli espositori, mi hanno catapultato in un mondo magico fatto di sapori, odori, conoscenza, tecniche e tanta passione.
Incontrare, conoscere e parlare con grandi Chef come Davide Oldani, Massimo Bottura, Elio Sironi, Alain Ducasse, Viviana Varese, Gaetano Riccio, Igles Corelli, Niko Romito, etc, è stata un’emozione forte, condividere con loro visioni e opinioni sulla cucina, un mondo che ha mille sfaccettatute e che può assumere significati molto diversi.
E’ stato bellissimo ritrovare nel sorriso di Massimo Bottura che parla di come la cucina sia aggregazione e socialità il mio stesso pensiero, o ascoltare Viviana Varese che utilizza la parola “amore” costantemente per descrivere cosa rappresenta l’arte culinaria.
Per questo motivo non descriverò minuziosamente gli interventi a cui ho assistito che potete vedere su YouTube, o le bellissime parole spese dal Paolo Marchi, curatore e creatore dell’evento che anche potete trovare sul sito di Identità Golose; vorrei invece provare a trasmettervi le emozioni che si provano nell’incontro con chi dedica la vita a produrre un prodotto di qualità e ne parla con un entusiasmo che mette gioia, o nel conoscere coloro che non “fanno un lavoro” ma “fanno della loro passione un lavoro”.
Non nego che l’altra parte molto interessante dell’evento è stato il lungo giro fra gli espositori che ci siamo fatti, fra chiacchiere, assaggi, riprese, domande e sorrisi…ridendo e scherzando abbiamo degustato un bel numero di prodotti di altissima qualità.
Iniziando da ostriche e champagne da Longino e Cardenal (si sa..chi ben comincia ), il nostro percorso del gusto è proseguito con l’uovo in camincia di Paolo Parisi, i tortelli alla bolognese allo stand Dell’Emilia Romagna accompagnati dal Prosciutto del Consorzio di Parma, il tutto innaffiato da un Gran Cru del Garda gentilmente offerto dall’espositore Vini di Lombardia.
Degni di nota i micro ortaggi della Koppert Cress, così piccoli ma dai sapori inaspettati e profondi. Un applauso al packaging della pasta di Gragnano del Pastificio dei Campi, ogni scatola è accuratamente confezionata e ha su un lato la foto di un dipendente! I prodotti da citare sono davvero molti, concludo in bellezza con i formaggi di Luigi Guffanti e di Alti Formaggi, entrambi straordinari ed il pane di Princi, in particolare quello alle noci, cattura i sensi.
Ah scordavo, non vado matta per la carne cruda, ma dopo aver assaggiato quella di Eblex, ho cambiato idea!
Vi lascio con il video realizzato durante l’evento Identità Golose 2010 e un grande ringraziamento a Barbara ed Alessandro per la compagnia, e a tutti gli Chef incontrati per la grande emozione che mi hanno trasmesso.
Giulia
Per vedere il video “tutte le lingue del mondo” realizzato da Massimo Bottura clicca qui
9. febbraio 2010 a 6:26 pm
mannaggia, mi sn persa l’evento!molto carino il video e bello il racconto
9. febbraio 2010 a 6:41 pm
Non ho visto Oldani, ma ero alla conferenza di Bottura, sono rimasto senza parole, meritava davvero il premio “cuoco dell’anno”!
Grazie per il link al suo video, non sapevo l’avesse messo online!
ciao a tutta la redazione!
11. febbraio 2010 a 4:55 pm
Grazie per i complimenti. Crediamo davvero che la Pasta dei Campi sia il frutto del lavoro di tutte le persone che operano in questa attività. Ci siamo impegnati al massimo per riuscire a coniugare la qualità del prodotto con la bellezza del packaging e speriamo di esserci riusciti.