Salute e benessere: le proprietà benefiche dell’Alga Wakame
Foto di jlastras
Quando si mangia è importante non considerare sempre e solo i benefici immediati che una buona pietanza può dare… in parole povere, quando una pietanza è buona al gusto, non è necessariamente giovevole per la salute del corpo.
Ci sembra fondamentale informare a proposito dell’aspetto salutare del cibo, e per questo motivo oggi inauguriamo una nuova categoria sul Blog di Made in Kitchen, dal nome piuttosto esplicativo: Salute e Benessere.
Iniziamo questo nostro viaggio alla scoperta degli alimenti più interessanti e benefici dal punto di vista nutritivo, con un articolo sull’Alga Wakame.
Prosperosa nei mari giapponesi, ma coltivata già dagli anni ‘80 in europa, in particolare nelle coste bretoni, l’Alga Wakame è un ingrediente presente nella cucina tradizionale nipponica per preparare insalate di alghe o come componente dell’ottima zuppa miso.
È commestibile solo dopo averla messa a bagno per almeno una mezz’oretta, e si deve sempre tenere in mente che in seguito alla reidratazione, l’alga moltiplica il suo volume, fino a raggiungere 10 volte la sua dimensione iniziale.
Le proprietà benefiche dell’alga sono impressionanti: è ricca in calcio, magnesio, ferro, vitamina A e B; produce antiossidanti che aiutano a prevenire il tumore al colon, e può essere di grande aiuto per chi ha capelli e unghie deboli, ed ugualmente incita alla rigenerazione della pelle.
Stimola la tiroide, perciò è consigliabile non assumerla nelle ore serali perché potrebbe indurre all’insonnia.
Ottimo ricostituente generale nei mesi estivi, si può assumere anche sotto forma di capsula, reperibile in erboristeria, o come bevanda, sciogliendo la suddetta capsula in un litro di tè bianco a temperatura ambiente!
ciao a tutti.il problema credo nn solo mio è la reperibilita’ nei negozi.mi rendo conto di far parte del profondo (anche se nn troppo) sud quasi come dire africa ma,a parte l’alga nori per il sushi,è quasi impossibile trovare determinati prodotti etnici sia orientali sia asiatici.nn mi resta che fare una spedizione culinaria nel nord del belpaese e rifornirmi di cio’ che mi incuriosisce.a presto