Semi di Papavero: lievito, amore e fantasia!


Semi di Papavero e la sua macchina fotografica

Semi di Papavero e la sua macchina fotografica

Inauguriamo la rubrica “le interviste del lunedì” con la nostra prima ospite, più di 85.00 visite al suo blog, circa 400 ricette…abbiamo il piacere di presentarvi Elga, un’infermiera professionale di 35 anni che come nickname ha scelto Semi di Papavero. Nome con cui ha deciso di chiamare il suo blog che ha visto la luce nell’agosto del 2007.

Contemporaneamente al blog è nata in Elga la passione per la fotografia, soprattutto per quella che ritrae il cibo, come i suoi dolci e i suoi panini. E le belle fotografie, calde e ricche di particolari, arricchiscono il suo blog pieno di interessanti ricette.

Le sue specialità sono gli impasti lievitati, sia dolci che salati. Perché come ci ha detto più di una volta per lei i cibi che lievitano, che hanno bisogno di tepore per crescere, sono come le persone che si amano. E veder crescere le proprie creature è una delle soddisfazioni più grandi.

Per Elga infatti la cucina deve essere un conforto ed il cibo deve essere qualcosa che coccola la mente e lo spirito.

Le chiediamo come ha imparato a cucinare, perché la sua è una passione vera, un amore sincero.

Semi di Papavero: ho vissuto la mia infanzia con una mamma e una nonna materna amanti della cucina tradizionale, tra barattoli di conserve e marmellate. E’ stato normale per me imparare l’amore per la cucina.

MiK: e ripensando alla tua infanzia qual è il piatto che ricordi con più affetto e nostalgia?

Semi di Papavero: penso alla Torta di Rose, un dolce che accompagna ogni passaggio della mia vita sin dall’infanzia.

MiK: ma una volta cresciuta hai seguito un corso di cucina?

Semi di Papavero: no, sono una autodidatta. Sono una mamma e come tutte le mamme cucino con istinto e amore. Sono questi i due requisiti, insieme alla volontà e tenacia, per una buona riuscita ai fornelli.

Elga ha tre figli e cucina da sempre, anche se da circa due anni ha imparato a rilassarsi ai fornelli. Ed il suo relax è fonte di gioia e piacere per i familiari, gli amici e i colleghi che godono delle prelibatezze da lei preparate.

MiK: come mai hai deciso di scrivere un blog?

Semi di Papavero: la mia è stata un’esigenza personale. Sentivo fortemente il bisogno di fare qualcosa di piacevole, dove poter essere sola ma allo stesso tempo utile per gli altri. Dovevo ritrovare una parte di me e il blog si è rivelato un ottimo amico e confidente.

MiK: quanto tempo c’è voluto per far conoscere il tuo blog, pieno di ricette per ogni gusto e impreziosito da foto così particolari e curate?

Semi di Papavero: la questione non è quanto tempo mi è servito. Ho iniziato a postare le mie ricette e così ho iniziato piano piano a far parte della così vasta comunità dei foodbloggers, della quale non conoscevo l’esistenza. Per entrare “nel giro” ho iniziato a visitare gli altri blog, un po’ per curiosità un po’ per testare alcune ricette interessanti.

MiK: pensi che nella blogosfera ci sia l’esigenza di un “progetto” come MiK che permetta gli scambi di conoscenze ed esperienze tra i foodbloggers ed i semplici appassionati di food & wine?

Semi di Papavero: si, per noi è estremamente importante avere un canale dove “ritrovarci”. Navigando per i blog ho conosciuto molte persone che condividono con me la passione per la cucina e per la fotografia e alle quali ora sono affezionata ed inoltre è nata anche una bellissima amicizia con una ragazza di Parigi.

Il tempo a nostra disposizione è terminato, concludiamo la nostra piacevole intervista con il gioco del “se fosse” e ci prepariamo ad ammirare la fotografia dei babà al ruhm che Elga ci ha inviato, insieme alla ricetta che non vediamo l’ora di testare.

MiK: se fossi un piatto, cosa saresti?

Semi di Papavero: sarei una pagnotta fragrante e profumata, preparata con immenso amore da una mamma per i suoi bambini! Immagino un pane duro fuori ma cedevole all’interno, proprio come sono io con i miei tre figli!

MiK: e se tu fossi un ingrediente?

Semi di Papavero: sono indecisa perché non so se sentirmi di più con il burro e lo zucchero o come la panna. Nel primo caso il profumo dei due ingredienti è quello che ho secondo il mio compagno, la panna invece è come voglio sentirmi io, dolce e pronta a sostenere e coccolare chi amo.

Per saperne di più…http://semidipapavero.blogspot.com

…ecco la ricetta proposta da Semi di Papavero…le Focaccine al Fleur de Sel

Focaccine al Fleur de Sel

Focaccine al Fleur de Sel

Porzioni 6/8
Tempo di preparazione 2 ore
Difficoltà 4

Ingredienti
250 gr di farina 00
250 gr di farina manitoba*
20 gr di lievito fresco
3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
8 gr di sale
200 ml acqua tiepida
1 cucchiaino di zucchero

Ingredienti per la salamoia
3 cucchiaini di Fleur de Sel*
3 cucchiai di acqua
3 cucchiai di olio extra vergine di oliva

Preparazione
Mescolare accuratamente la farina 00 con la farina manitoba.
Sciogliere il lievito in 50 ml di acqua tiepida, aggiungere 50 gr di farina, lo zucchero, mescolare rapidamente e lasciare lievitare coperto per una mezz’ora. Riprendere questo impasto, aggiungere la rimanente farina, l’olio, il sale e l’acqua.
Impastare per una ventina di minuti. Se si possiede una impastatrice si dovrà utilizzare il gancio tuffante* e l’impasto dovrà risultate incordato, se invece si impasterà a mano su un piano di lavoro, la pasta dovrà risultate liscia ed omogenea.
Formare una palla, coprire e lasciare lievitare fino al raddoppio del volume.
Riprendere nuovamente l’impasto, lavorarlo a mano, sfongiandolo dall’aria incamerata durante la lievitazione, e formare 8 piccoli panetti rotondi, che andranno sistemati su una placca da forno rivestita di carta forno. Coprire e lasciare lievitare per 30 minuti.
Prima di infornare, pizzicare la superfice delle focaccine, creando delle piccole fossette, che andremo a spennellare con la salamoia al Fleur de Sel.
Infornare a 180° per 15-20 minuti.

Suggerimenti
Perfette da sole per gustare a pieno l’aroma di questo sale, sono anche perfette tagliate e farcite con salumi, formaggi e verdure grigliate.

* La farina manitoba è una farina di grano tenero definita forte poiché ha un alta concentrazione di proteine insolubili, che a contatto con un l’acqua formano glutine, indispensabile per trattenere i gas prodotti dalla lievitazione.
* Il bianchissimo e altrettanto raro Fleur de Sel è il sale più prezioso e per questo merita l’appellativo di Caviale del Sale. Consiste nella brina del sale che si forma naturalmente sulla superficie delle saline e che viene raccolto a mano con strumenti in legno.
* Le impastatrici hanno diversi elementi adatti per mescolare, montare o impastare. Il gancio in questione è perfetto per impastare pani e pizza ed altri prodotti lievitati.

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