La scelta vegetariana della città di Gand


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La città di Gand, foto di Austrini

Vi ricordate cosa avete mangiato Giovedì scorso? I 200 000 abitanti di Gand, cittadina belga delle fiandre orientali se lo ricordano molto bene, perché è stato il primo Veggiedag della città, il giorno in cui s’invita tutti a non mangiare la carne.

La scelta è molto più che una trovata pubblicitaria di qualche consigliere comunale belga, è un vero e proprio passo in avanti per quanto riguarda il problema climatico: si considera che quasi il 20 % delle emissioni globali di gas serra provenga dal bestiame, che attualmente sovrappopola il pianeta.

Non tutti sanno, in effetti, che il consumo di carne è aumentato in modo esponenziale da 50 anni a questa parte, causando dei seri problemi non solo all’ambiente, ma anche alla nostra salute… basti pensare alla frequenza con la quale colpiscono ormai le malattie legate all’obesità e all’aumento del colesterolo.

Tornando a Gand, il Giovedì vegetariano è partito il 14 Maggio con un festival “verde” offerto dal comune per promuovere l’iniziativa, e con l’impegno di adattare il menù delle mense scolastiche al Giovedì vegetariano, in tempo per l’inizio del prossimo anno scolastico. Potremmo tutti trarre ispirazione da questa iniziativa, e istaurare un nostro personale giorno vegetariano durante la settimana, anche due o tre…

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Se fosse più vicino, sarei lì tutti i giovedì, per sperimentare le golosità “verdi” del posto!

Se tutti seguissero la dieta mediterranea (quella vera) non esisterebbero questo e tanti altri problemi…

Sono assolutissimamente d’accordo, però scusate ma scorrendo il blog poco più giù ho trovato la sagra della bistecca…

Ci vuole anche quella, no? L’importante è variare e non abusare di un alimento come la carne, che ha così tanti effetti negativi sulla nostra salute, e purtroppo anche su quella del pianeta. I festeggiamenti religiosi un tempo erano fra i pochi momenti in cui si mangiava la carne, la sagra della bistecca nasce proprio così. Oggi la situazione è cambiata, ma le tradizioni a volte fanno da buon esempio. Grazie per il tuo spunto, Marina ;-)