Spaghetti di soba
Introduction
Il mio corso di scuola è frequentato per la maggior parte da ragazzi (e pochissime ragazze) italiani diplomati da poco da istituti alberghieri e giovani cuochi con alcuni anni di esperienza nel campo della ristorazione. Poi ci sono alcuni intrusi che, come me e un altro paio di pazzi, dopo un colloquio aggiuntivo di selezione sono stati accettati e non ultimi, alcuni ragazzi stranieri.
Ci sono corsi specifici per loro: da poco ha terminato un gruppo di canadesi e hanno iniziato degli americani, a settembre so che ci saranno dei coreani, ma anche nel mio corso, dedicato agli italiani, ci sono degli infiltrati che provengono da varie parti del mondo: abbiamo una discreta rappresentanza del Brasile, una ragazza greca, uno spagnolo, un portoghese, un palestinese, un cinese e un ragazzo sud-coreano. In questo post vi voglio raccontare proprio di quest’ultimo, Choi, ragazzo di Seul molto in gamba che, da solo e con gran coraggio, affronta la vita e la scuola che e’ già di per se difficile per noi italiani, per lui c’è, sebbene sia laureato in “qualcosa di italiano” (non sono riuscito a capire bene cosa) i problemi aggiuntivi della lingua, della nostra cultura, del nostro palato ecc.
Spesso lo aiuto spiegandogli alcuni ingredienti, sapori o concetti per lui nuovi, per esempio, tempo fa ho dovuto fargli vedere cosa fosse e come si usasse la colla di pesce: lui non l’aveva mai vista ne utilizzata, a volte ricorrendo ad un inglese abbastanza comico ma funzionale.
Il nostro pero’ è uno scambio, infatti l’altra sera, al termine di una torrida giornata ai fornelli, ha voluto cucinare per me gli spaghetti di soba, come si fa a casa sua.
Sono rimasto folgorato dalla semplicita’ della preparazione, dal sapore e dal potere rinfrescante e dissetante, fantastico!
Certo, non e’ alta cucina: i colori sono tutte le sfumature di marroni e verdi, la consistenza e’ abbastanza monotona e non e’ elegantissimo risucchiare gli spaghetti con molto brodo, facendo rumori che (per noi occidentali) sono segno di m
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Date:
22 Giugno 2010
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Directions
Tagliare a listarelle strette il foglio di alga, saltarle un attimo in padella con un goccio di olio
Tagliare a julienne il rapanello, lasciarlo dilavare sotto acqua corrente per un po’ e ricomporlo a pallina
Lessare gli spaghetti di soba in acqua bollente non salata (cuociono 2 massimo 3 minuti), freddarli con acqua fredda e scolarli.
Preparare una diluizione della salsa di soya con acqua fresca, in maniera che sia gradevolmente salata. Metterla in una ciotola abbastanza capiente (tipo tazza da caffelatte), metterci dentro la pallina di rapanello e, volendo, anche una punta di wasabi. Mescolare ben bene.
In un piatto, centro tavola, mettere gli spaghetti con sopra le alghe ben croccanti.
Ogni commensale, prende con le bacchette (l’arrotolata di forchetta e’ parimenti efficace!) una bella dose di spaghetti e alghe, la intinge generosamente nella propria ciotola di salsa e, ancora ben grondante, con la tazza vicino alla bocca, la si mangia.
Serves
5
Time required
15 mins
Difficulty level
Easy
Cost of ingredients
5
EUR
Country of origin
Italy
Ingredients
- 80 g di spaghetti di soba
- 1 rapanello
- 3 cucchiai di salsa di soya delicata
- 1 foglio di alga kim essiccata (nome coreano, penso sia alga nori)