La Cucina Toscana: Panzanella
Stamattina Juls ci porta nuovamente a viaggiare nel tempo, raccontandoci le tradizioni legate a questo bel piatto di Panzanella…
È ormai riconosciuto da tutti che la colazione è uno dei pasti più importanti della giornata: latte, caffè, succhi di frutta freschi, biscotti, brioche, e poi magari anche yoghurt, marmellate fatte in casa e perché no una schiacciata bianca.
Ma non è sempre stato così. Sapete qual’era la colazione quando mia nonna era piccolina? La panzanella! Quello che adesso è uno dei miei piatti preferiti in estate, per pranzo o cena, leggera, rinfrescante e buona, veniva mangiata a colazione.
La panzanella era la colazione dell’estate, fatta con il pane avanzato, perché d’inverno la colazione si faceva con al polenta.
Era la colazione degli adulti, nonna da piccina poteva anche prendere il latte - in casa avevano una mucca ed una capra - ma gli uomini che andavano a lavorare si alzavano all’alba, la preparavano, la mettevano in un cesto e la portavano nel campo. Poi, all’ora giusta, la tiravano fuori e la mangiavano, accompagnata dal vino rosso fatto di casa.
Oggi, per chi è meno ardito, può essere un rinfrescante primo da mangiare in questi giorni d’estate.
Porzioni 4
Tempo di preparazione 15+30 minuti
Difficoltà 2
Prezzo indicativo 2/3 euro
Ingredienti
- 300 gr pane toscano raffermo
- 2 pomodori da insalata maturi
- 1 cipolla fresca di Certaldo
- basilico, tanto
- sale
- olio extravergine di oliva
- aceto bianco
Preparazione
Spezza il pane raffermo (deve essere secco, leggero, non più elastico) e mettilo in una ciotola capiente, bagnandolo di acqua, ma non immergendocelo completamente. Prima si faceva con il pane cotto in forno che avanzava, aveva tutto un altro sapore e ci metteva un sacco ad inzupparsi, rispetto al pane di oggi.
Taglia la cipolla finemente e mettila nell’acqua fredda per toglierle il pizzicore. Abbiamo usato una cipolla di Certaldo, in provincia di Firenze, che è tonda, dolce e di colore viola tenero. Taglia il pomodoro a pezzi irregolari.
Strizza bene il pane e sbriciolalo con le mani, mettilo in una zuppiera capiente e condiscilo con la cipolla tolta dall’acqua, il pomodoro, il basilico spezzato con le mani.
Sala la panzanella e condiscila con abbondante olio extravergine di oliva ed un po’ di aceto bianco. Devi usare l’aceto di vino, che allora era davvero di vino, non come ora… non rosso altrimenti macchia il pane. Se cerchi un aceto delicato, puoi anche usare l’aceto di mela. Falla riposare almeno una mezzoretta, poi è pronta per essere mangiata!
che te lo dico affa’? bravissimaa!