La Cucina Toscana: Trippa alla fiorentina
Un altro splendido esempio di ricetta tradizionale toscana, la Trippa alla fiorentina, offerta dall’espertissima Juls, per la sua rubrica La Cucina Toscana, ogni Mercoledì su Made in Kitchen. Cosa ci dice Juls sulla trippa???
Abbiamo già avuto modo di vedere come in Toscana ci sia una grande passione per interiora, frattaglie e parti meno nobili - ma non per questo meno gustose - degli animali: crostini di fegatini di pollo o di coniglio, crostini di milza, fegatelli cotti con la rete, il buristo, il paracore, il lampredotto di Firenze e la trippa!
La trippa è un termine comune per indicare tre tipi di interiora di vitello, tutti appartenenti allo stomaco dell’animale (il bovino ha infatti quattro stomaci): il rumine, il reticolo ed il foiolo, che per me non differiscono di sapore ma soltanto di apparenza, in quanto sono più o meno frastagliati in superficie.
La trippa è un alimento tradizionale di molte parti d’Italia, questo è il modo in cui viene cucinata a casa mia, nel modo detto ‘alla fiorentina‘.
Porzioni 4
Tempo di preparazione 90 minuti
Difficoltà 3
Prezzo indicativo 5/6 euro
Ingredienti
- 800 gr di trippa
- 500 gr di pomodori maturi
- 1 carota
- 1 cipolla rossa
- 1 gambo di sedano
- 1 ciuffetto di prezzemolo
- olio extravergine di oliva
- sale e pepe
- parmigiano
Preparazione
Lava la trippa in abbondante acqua corrente e lessala 10 minuti. Scola la trippa e tagliala a striscioline sottili. Fai un battuto finissimo con carota, sedano, cipolla e prezzemolo e fallo soffriggere lentamente in un tegame ampio con abbondante olio extravergine di oliva. Quando il soffritto si è colorato ed ammorbidito, aggiungi la trippa e lasciala insaporire girandola bene per qualche minuto.
Nel frattempo sbuccia i pomodori e tagliali a cubetti, poi passali con il passatutto o frullali con il mixer per avere una salsa liscia e omogenea. Allungala con una tazza d’acqua e versala sulla trippa, sala e pepa e lascia cuocere con un coperchio a fuoco dolce per circa 45 minuti, prestando attenzione a che non si asciughi troppo.
Ovviamente la quantità di liquido dipenderà dal tipo di pomodoro, quindi se ti pare che la trippa non sia ancora cotta ma abbai finito il liquido, aggiungi un po’ d’acqua, mentre se è quasi giunta a cottura ma è ancora troppo brodosa, lasciala cuocere a fuoco vivace senza coperchio per qualche minuto.
Alla fine la trippa non dovrà risultare liquida ma nemmeno asciutta, perché non potete privarvi dell’esperienza di mangiarci qualche (solo qualche?) bella fetta di pane toscano inzuppato nel sughetto.
Queste quantità sono per 4 persone, ma sabato io e mamma l’abbiamo finita, visto che siamo le uniche in famiglia ad amare la trippa! Fortunatamente la trippa è un alimento ipocalorico (strano ma vero!) visto che contiene solo il 5% di grassi.
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